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Il diesse biancorosso Ciro Polito è intervenuto questa mattina sulle frequenze di RadioBari. L'occasione per fare il punto in casa Bari: "I risultati sono frutto del lavoro settimanale. Con la Feralpi è arrivato un mezzo passo falso ma per come è andata la gara. E' successo in passato, è successo questa volta, e succederà in futuro. Penso a Frosinone-Cagliari. Non c'è una spiegazione, in quelle situazioni hai un loop di venti minuti. Ma riprenderla e provare a vincere è segno di mentalità".
La forza del Bari. Polito si era detto estremamente ottimista, oggi ha rimarcato: "Le parole vanno pesate. La squadra sulla carta è più forte dell'anno scorso, ma non è detto che faccia gli stessi punti dello scorso anno. Migliorare il passato campionato, significa fare le prime due posizioni. Lo dicono i fatti: Aramu ha vinto campionati, sarà più forte? Io non rinnego niente. Continuerei a dire quello che ho detto: è la pura verità per me. Il Bari ha le basi per tornare in Serie A: avevamo annunciato che in tre anni cercavamo di portare la squadra in massima serie. Il primo anno è stato incredibile: Cheddira e Caprile erano difficili da trattenere, ora bisogna diventare squadra. I prestiti? Sono la cosa migliore. Non è detto che prendi un giocatore e fa bene: a Bari ci vogliono attributi. Vai a fare contratti e magari non rendono, li avresti sul groppone. Noi invece possiamo scegliere: ad esempio su Peppe Sibilli abbiamo il prezzo fissato".
"La ferita dell'anno scorso rimarrà a vita, il finale è stato shock. Ormai è passato, dobbiamo venirne fuori", la riflessione. "Il Palermo ha investito pesantemente e ha difficoltà. Non dipende solo dal lato economico. Bisogna costruire. Il Bari merita la Serie A e nel momento in cui ci arriverà, ci rimarrà per anni e anni. Stiamo cercando di mettere qualcosa d'importante: vorrei la gente stesse più vicino".
Il prossimo mercato... "Con urgenza, visto l'infortunio di Maiello, servirà sicuramente un play di valore qualora si trovasse. Stiamo sacrificando Acampora: ce lo sta facendo, ma lo incateniamo un po'. Poi in base alla struttura di gioco andremo ad intervenire: siamo vigili, non vi preoccupate. Altri ruoli? Un altro attaccante lo dovremo prendere se giocheremo ancora con due punte. Aramu? Sta benissimo, è un giocatore che dà l'anima, ancora non è riuscito a lasciare il segno, ma io confido possa avere l'opportunità di dimostrare il calciatore che è".
Polito ha proseguito su Brenno... "E' un portiere forte e internazionale, ha fatto parte della Nazionale brasiliana. Non è stato presentato benissimo qui. Normale: doveva sostituire un ragazzo straordinario come Caprile, ma anche lui era arrivato dalla Pro Patria, e invece ha dimostrato di essere un top. Ho voluto cercare un portiere all'estero perché in Italia non c'era tanto che mi soddisfacesse. Brenno ha una grande personalità, forse ha fatto qualche errore nella gestione coi piedi, su quel piano lì è normale che deve migliorare, ma come portiere può fare qualcosa di importante. Anche Alisson e Julio Cesar si sono dovuti adattare in Italia".
Il capitolo Edjouma... "E' un giocatore straniero. E' un giocatore in più, in mezzo al campo siamo tanti. Se avessi preso Edjouma come titolare sarei preoccupato. Abbiamo tanti calciatori che non sappiamo dove metterli. Se non si ambienta, faremo altro. In allenamento fa grandi cose".
Aggiornamenti su Menez... "Pagherei tutto per averlo come quando l'ho preso. Veniva da una stagione straordinaria, è un calciatore che ci avrebbe dato una grande mano per esperienza e qualità. Ma come tempistiche è avanti: ha iniziato un po' di tattica con la squadra, penso che in un mesetto potremo averlo anche a disposizione. Dopo la sosta di gennaio avremo un calciatore ritrovato".
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