Rolando si racconta: "Spero di poter vivere la città, i tifosi mi lusingano. In futuro mi vedo a Barić

Protagonista di “A Tutto Campo”, format in onda su Radio Bari, Gabriele Rolando si è raccontato in una lunga intervista. Ecco le sue parole: “L’inno della mia vita? È quello blucerchiato della Sampdoria, sono nato e cresciuto lì. I primi calci al pallone li ho dati con la squadra del mio paese e poi dagli esordienti sono andato alla Samp. Quando entro in campo penso spesso alla maglia della Samp ma anche quella del Bari biancorossa o tutta rossa è molto bella, mi piace alternare. Ho giocato con tanti campioni, non saprei elencare 11 calciatori da mettere in una mia formazione. Alla Samp ho messo qualche cross a Fabio Quagliarella e lui non si discute. Fuori dal campo, invece, cito German Denis: la sua umiltà mi ha fatto un’ottima impressione. A Reggio Calabria è stato molto cordiale con me ed ho un grande rapporto".

Rolando ha poi parlato della sua esperienza in biancorosso e del suo futuro: "Bari? L’ho vista poco, spero ci sia la possibilità di girarla e vederla perché me ne hanno parlato molto bene. Il gol più bello l’ho fatto qualche anno fa al Latina, al mio esordio tra i professionisti: al 92’ feci gol del pareggio in una sfida al Cesena.Se tornassi indietro nella vita farei qualche scelta diversa: tipo in prima squadra alla Samp con Giampaolo potevo dare di più. Sono molto critico con me stesso e magari se mi fossi curato meglio avrei potuto fare cose diverse. Tifosi? Sono stato accolto benissimo perché già quando c’era qualche rumour tramite social e tramite Bellomo, che mi ha parlato bene qua, i tifosi mi hanno fatto avvertire il loro affetto, sono stato lusingato. Cianci? Purtroppo non capisco nulla del dialetto, prenderò lezioni private per capirlo meglio. Futuro? Mi vedo a Bari perché abbiamo obiettivi importanti e spero di calcare palcoscenici importanti. Il mio sogno però è quello di tornare in Serie A".


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