Mignani: "Noi in A ci vogliamo andare. Il terzo posto? Bravi tutti. Che piacere i complimenti di Spalletti"

Tra gli artefici del ritorno in serie B del Bari e del susseguente - e momentaneo - terzo posto in classifica in cadetteria c'è lui, Michele Mignani, tecnico all'esordio in questa categoria troppo spesso finito nel mirino di una parte della tifoseria che, nonostante gli ottimi risultati sin qui conseguiti, non manca di criticare la squadra per alcune prestazioni non all'altezza delle aspettative. Alte, altissime dalle parti del capoluogo pugliese.

"Il terzo posto? Significa che c’è un lavoro di team che funziona. Io sono esordiente,la squadra è neopromossa, abbiamo fatto le cose giuste e questi risultati danno valore al lavoro" le parole - fiere - del tecnico biancorosso a La Gazzetta dello Sport.

Sogno serie A. Per il Bari, in piena corsa playoff e a soli sei punti dal Genoa secondo, non è utopia. Un doppio salto (dalla C alla massima serie) che proprio mister Mignani ha saputo conquistare da giocatore, in quel di Siena: "Sì, ma ci abbiamo messo tre anni con una squadra che in A non era mai stata, tutto inaspettato. A Bari è diverso, la piazza è più esigente, la A l’ha già vista. Ma nulla impossibile".

La questione multiproprietà un ostacolo alle ambizioni di questa piazza? Mignani non ha dubbi: "Noi in Serie A vogliamo andare, per noi non è un problema. E non lo sarà nemmeno per la proprietà, visto che sono bravi a gestire tutto".

Complimenti speciali: "Il presidente mi ha portato i complimenti di Luciano Spalletti. È scontato che io li faccia a lui, ma l’ho sempre ammirato, da Empoli alla sua bellissima Roma che meritava lo scudetto".


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