30/10/15 - Tanti punti, poco spettacolo: questo è il Bari di Nicola. Eresia vincente?

Eppur si muove. Parliamo della classifica del Bari che, a dispetto dei malumori della piazza, resta assai confortante per mister Nicola. I galletti sono quarti, a tre punti dalla capolista Crotone. Ma allora perchè il tecnico è stato da tempo messo sotto tiro da una fronda assai rumorosa del tifo?

Il punto è che la squadra è stata programmata dall'allenatore piemontese per vincere il campionato e non per convincere un pubblico che negli ultimi anni ha coltivato il proprio edonismo presso botteghe raffinate come quelle di Conte, Ventura, Torrente e Zavettieri. Contrariamente ai propri precedessori, Nicola pare non voler concedere nulla allo spettacolo. Una virata impopolare, una strategia eretica, almeno a queste latitudine. Il percorso del Bari è un paradigma di pragmatismo: in dieci partite, due sole (fragorose) sconfitte, tre pareggi (sempre a reti inviolate), 5 vittorie di misura, 5 partite archiviate con la porta di Guarna inviolata, non un solo punto perso in virtù di una rimonta degli avversari. Non può essere un caso. Questa squadra è fatta così: bravissima a non sparare un proiettile più del necessario, eccellente poi nell'innalzare barricate e propugnacoli per neutralizzare gli agguati altrui. Tutto questo però ha un prezzo: l'impopolarità di Nicola, appunto, e del suo gioco così sparagnino. Qualcuno dirà: è uno spreco aver trasformato una squadra così talentuosa in una banda di picari al servizio di un progetto tattico così poco carezzevole nei confronti dei palati fini. A fine campionato le sentenze definitive.

Inutile intonare nuove lamenti dopo l'ennesima partita poco divertente. Difficilmente i tifosi dei galletti assisteranno ad altri spettacoli pirotecnici come il match contro lo Spezia. Se però la media punti non si allontanerà troppo da quella attuale, magari a fine stagione si stappa lo champagne.