Sarzi a RadioBari: "Sto meglio, il campo mi manca. A Bari rimarrei volentieri. I social? Zero totale"

Ospite di “A Tutto Campo” su RadioBari, Daniele Sarzi Puttini si è raccontato sotto vari aspetti della sua vita. Queste le parole dell’esterno biancorosso: “Il campo? Mi manca molto. Sto meglio, fortunatamente ho ripreso ad allenarmi con la squadra, sono contento. L’inno della mia vita? Quello della Champions League, è anche il più bello. È il sogno di tutti giocarla. Sono un ragazzo tranquillo: allenamento e casa. Sono un professionista, cerco sempre di curare tutto, lo svago solo dopo la partita. I social? Zero totale. Non so come spiegarlo, non mi viene, sono cose che o hai o non hai”.

I punti di riferimento… “Al momento la mia famiglia, perché sono single. Domani scendono i miei genitori a trovarmi, è un po’ che non li vedo. Fanno sempre il tifo per me, cerco di portarli vicino, tant’è che me li sono tatuati. Mio padre è un leone, l’opposto di me che sono più un gattino (ride, ndr). Papà ha un po’ gli artigli, io sono più tranquillo. Cerco sempre di prendere le cose con leggerezza e serenità. A livello umano devo molto a mio padre, mentre sotto l’aspetto calcistico a mister Castori: mi ha fatto esordire in Serie B e mi ha dato fiducia, è stato importantissimo”.

L’esperienza con il Bari… “Il calore del Sud, oltre al clima, si sente sempre, proprio nei modi di fare della gente. Impatto positivo come prima esperienza qui. I tifosi? Mi è dispiaciuto non averli allo stadio, anche se sono ovunque: dal barbiere al bar. Si sente il calore verso la squadra, è una bella cosa questa. Nello spogliatoio sono tranquillissimo. Ho legato con Rolando, abbiamo la stessa età, siamo arrivati insieme ed è il primo che ho conosciuto: con lui gioco alla PlayStation, dove sono quello bravo, o mangiamo. Il futuro? Ho ancora due anni di contratto con l’Ascoli, però a Bari mi sono trovato benissimo. Se si dovesse trovare la possibilità, rimarrei qua volentieri. La città è bellissima, me ne avevano già parlato degli amici del posto. Poi il mare è sempre qualcosa di spettacolare”.


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