10/04/16 - Svolta Micai, cade e si rialza: il segreto di un successo partito da lontano

Dalla beffa al riscatto. Il successo in extremis in quel di Livorno porta la firma in calce di Alessandro Micai. Protagonista indiscusso di questo Bari capace di girare a suo favore la fortuna. Sì, perché spesso la sorte può diventare una preziosa alleata. Prima l'errore fatale in occasione della volée di Cazzola, qualche minuto più tardi ecco materializzarsi il più classico deus ex machina sotto forma di miracolo sulla velenosa conclusione di Vantaggiato, sporcata da Di Cesare, quando i labronici erano in pieno forcing finale. Fortuna ma anche bravura!

Micai, da ormai dieci partite titolare inamovibile, sta vivendo un momento d'oro. A suon di parate sta trascinando i suoi compagni verso un sogno. Da sottolineare come da quel "maledetto" match di inizio febbraio, gara casalinga contro il Crotone, il destino dell'ex Sudtirol e, probabilmente, di tutto il Bari abbia subito un'improvvisa sterzata, forse decisiva. Una svolta inaspettata che ha condotto, con le unghie e con i denti, i galletti sino al terzo posto. L'estremo difensore biancorosso è sicuramente uno dei volti vincenti del Bari di Camplone ma quella che oggi può definirsi un'autentica consacrazione parte da lontano: dall'estate 2014. Micai giunge a Bari per fare il terzo portiere. Davanti a lui ci sono Donnarumma e Guarna. Ma il ragazzo, voluto da Mangia e portato in Puglia dall'allora diesse Stefano Antonelli, non demorde, lavoro sodo e diventa così l'eroe silenzioso di questo pazzo Bari.



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