24/02/16 - Verso Virtus Lanciano-Bari, l’ex Salviato: «All’attacco dal primo minuto»

LANCIANO. Sabato Simone Salviato è l’ex di turno: la Virtus Lanciano ospita il Bari dove lui è stato lo scorso campionato e aveva iniziato questa stagione. La società però non ha creduto in lui fino in fondo, ed è arrivato in Abruzzo a gennaio senza essere mai sceso in capo dopo le 20 presenze del 2014-2015. Tuttavia non è un ex col dente avvelenato, anche se qualche sassolino dalla scarpa magari sul campo se lo vuole togliere.

Salviato, pare che i tifosi biancorossi conservino di te un buon ricordo.
«Probabilmente perché il primo anno sono stato bene e ho giocato bene, anche se poi è arrivato qualche “screzio” e in questo campionato, all’ultimo momento, sono rimasto fuori lista. Nonostante questo però mi sono sempre allenato con il massimo della serietà, e anche quando la squadra andava in ritiro io mi allenavo: credo che questa cosa abbia colpito».

Come può essere presentata la tua ex squadra?
«È una formazione organizzata, con un organico costruito per un campionato di vertice. Se ha quella posizione evidentemente c’è stata qualche defezione sulla quale dobbiamo lavorare per trovare i meccanismi giusti per metterli in difficoltà».

Tu che sei un destro naturale nelle ultime partite sei stato messo a sinistra.
«Il mister mi ha chiesto di giocare lì e io l’ho fatto senza batter ciglio, anche se a destra sicuramente mi trovo meglio perché riesco a spingere di più, ho sempre la palla sul mio piede e riesco a crossare meglio. Ad ogni modo già in passato avevo giocato spesso da quel lato».

Fisicamente come stai?
«Mi sento bene: la condizione cresce ho superato il primo impatto con il ritorno dopo sei mesi senza partite ufficiali, che mi aveva causato qualche problema all’inizio».

Come avete preso la sconfitta alla Spezia?
«È stata una partita che mi ha lasciato tanta rabbia e tanto nervosismo ma in senso buono, perché ho visto che una squadra come la nostra può mettere in difficoltà chiunque e non dobbiamo avere paura di nessuno. Sabato dobbiamo essere propositivi e dare un segnale forte dal primo munito: badare a offendere e non aspettare».

Sei un ex dal dente avvelenato?
«È una cosa che nel calcio ci sta, ma io sono uno di quelli che dal passato cerca di prendere le cose positive, e a Bari sono stati due anni bellissimi. Non sono arrabbiato, ma sicuramente mi farà piacere dimostrare che la società ha fatto un errore a non credere in me».






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