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La Serie B affronterà nel prossimo weekend la pausa per via degli impegni delle Nazionali. Sarà l'occasione per ricaricare le pile. A Bari, un inizio di stagione decisamente delicato ha prodotto una classifica che lascia spazio a qualunque scenario. Il cambio in panchina, con l'esonero di Mignani e l'avvento di Marino, è tema di assimilazione da qualche settimana. La squadra, intanto, si prepara ad un inverno particolarmente ricco.
Affrontiamo sette temi caldi, oggi al centro dell'attualità biancorossa.
Cura Marino: a che punto siamo?
Il cambio di allenatore ha sortito effetti discreti. Due vittorie e due pareggi, l'ultimo decisamente amaro contro la Feralpisalò. Fin qui, il nuovo tecnico ha adottato un nuovo modulo e dato la sensazione di voler concedere maggior spazio allo spettacolo. E' salito in cattedra Beppe Sibilli, trasformato dall'ex mister di Catania e Udinese in un autentico jolly. Progressi sono arrivati da Ricci, e dalle due punte centrali, Nasti e Diaw, nonostante il rigore sbagliato da quest'ultimo nel match di Piacenza. Si attende, ora, un ulteriore step di crescita: le conoscenze di Marino possono accreditare ulteriore brio offensivo ad una macchina ancora troppo intermittente.
Modulo: il 3-4-1-2 è una scelta definitiva?
Marino ha sorpreso tutti, compattando la squadra con una retroguardia a tre. Esaltate le funzioni degli esterni, ora più liberi di attaccare. Si è trattato di un cambio in corso d'opera, ma sembra già appartenere alle caratteristiche della squadra. Non è escluso un Bari camaleontico da qui alla fine (Marino, del resto, è sempre stato cultore del 4-3-3): ad ogni modo - a gennaio - bisognerà integrare la rosa, a maggior ragione per dare ulteriori opzioni al nuovo modulo, che ha sicuramente chance di essere confermato.
Come sta Menez...
Il francese è stato colpo ad effetto dell'ultima sessione di calciomercato. L'infortunio di agosto viaggia verso il recupero. Merito dell'ex Milan, in grado di fornire risposte lineari in queste settimane. Menez è tornato ad allenarsi: per i più ottimisti, potrebbe rivedersi già a dicembre in campo. Più facile che prevalga la cautela visto l'infortunio delicato e l'età del calciatore. L'inizio del 2024 potrebbe essere il momento giusto per (ri)ammirare il suo talento.
Chi è il rigorista del Bari?
La gerarchia non sembra ancora chiara. Diaw ha battuto (sbagliandolo) l'ultimo rigore. Altro nome forte è Nasti: facile che tocchi all'ex Cosenza il prossimo tiro dal dischetto. Lo stesso Sibilli, in gran forma, potrebbe sfruttare il momento per presentarsi con decisione dagli undici metri. In soccorso potenzialmente ci sarebbero pure Aramu e lo stesso Menez: dipenderà dal grado d'impiego dei due calciatori più tecnici della rosa.
Il mercato estivo e le risposte dei nuovi innesti. Quale bilancio?
Stanno crescendo sia Diaw che Nasti. Le due nuove punte biancorosse, ora in tandem, devono trascinare ulteriormente, rimpolpando il loro score sotto porta. Risposte esaltanti sono arrivate, fin qui, da Sibilli. Mentre ha deluso Aramu. Achik è, ora, la speranza di un Bari che col marocchino potrebbe trovare un tassello particolarmente frizzante. Negli altri reparti, in crescita Brenno, è ancora indietro Frabotta, mentre non è pervenuto Edjouma. Acampora è stato molto impiegato fin qui: la sua esperienza aiuterà certamente il reparto.
Si avvicina gennaio: chi è in corsia di cessione?
Non tutti hanno brillato. Edjouma, ad esempio, è un oggetto misterioso: non gioca, nemmeno con Marino. Facile che la sua posizione possa essere ridiscussa nel mercato di gennaio. La sua avventura in Puglia potrebbe finire prematuramente. Non hanno sfondato fin qui nemmeno i baby Faggi e Astrologo: il centrocampo è oggi congestionato e per loro potrebbero aprirsi le porte di un prestito.
A cosa può mirare il Bari?
Corazzate come Parma e Venezia hanno oggi un grip sicuramente maggiore. Anche la Cremonese possiede una struttura di tutto rispetto. Verosimile per i biancorossi l'aggancio ai playoff. Il gruppone di squadre qualificabili agli spareggi promozione lascia del resto posto ad ampie speranze. Il Bari, partito lento, è comunque ad un punto dall'ottavo posto. Impossibile non provarci.
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