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Bari e il Marocco, un binomio esotico ma talvolta lieto. Il gol di Achik a salvare i suoi da una imbarazzante sconfitta contro la Feralpisalò lasciano sperare che questo sia solo il prologo dell'ascesa di una nuova stella in biancorosso, l'avvio claudicante di Edjouma (di madre marocchina) genera scetticismo e più di qualche dubbio. Prima di questi ultimi però c'è chi ha ben rappresentato i Leoni d'Atlante tra le fila dei galletti, due calciatori in grado di lasciare il segno dalle parti del San Nicola.
Come dunque non ricordare Rachid Neqrouz, centocinquantanove volte in campo a difesa dei colori biancorossi a cavallo tra il 1997 e il 2003. Capitano del Bari all'alba del nuovo secolo, il nordafricano seppe imporsi al centro della difesa dei galletti distinguendosi per prestazioni ed episodi bizzarri e talvolta controversi.
Sono invece ancora negli occhi i colpi della meravigliosa, ultima, stagione di Cheddira al Bari. Valanghe di gol che hanno trascinato il Bari a un passo dal sogno Serie A e lo stesso marocchino nativo di Loreto a partecipare alla storica spedizione della sua nazionale ai Mondiali in Qatar. La speranza è che Achik possa essere suo erede, l'uomo in grado - alla stregua dello stesso Cheddira - di dare brillantezza al reparto offensivo di una squadra che punta in alto.
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