07/09/15 - Il cuore oltre l'ostacolo. E' la vittoria del gruppo e di Davide Nicola

Gioia, delusione, paura, rabbia, sofferenza. Poi ancora gioia, passione, trepidazione. E una sensazione di felicità estrema, quasi una liberazione, al triplice fischio finale. Chi ieri pomeriggio era sulle gradinate del San Nicola, non per forza un tifoso sfegatato anche un semplice appassionato di calcio, sa benissimo di cosa stiamo parlando. In campo si è vista una squadra che, nonostante le difficoltà, nonostante un avversario fortissimo, è riuscita con un uomo in meno a ribaltare una partita che a un certo punto sembrava persa. Quella squadra, come raramente è capitato in 107 anni di storia, era il Bari. La vittoria in rimonta con lo Spezia, oltre che per cominciare bene un campionato che si preannuncia durissimo, è importante anche e soprattutto per il morale e per spazzare via le polemiche seguite alla sconfitta rimediata in Coppa Italia col Foggia. Un ko che aveva destato perplessità sul valore della squadra sia sul piano tecnico-tattico (con Nicola oggetto di dure critiche da parte di una frangia del tifo) che su quello caratteriale. Nulla di tutto questo lo si può ascrivere alla prestazione sfoggiata dai biancorossi alla prima di campionato. In campo si è visto un altro Bari rispetto a quello di un mese fa. In tutti i sensi.

RINFORZI - Rispetto alla sfida coi satanelli la formazione era diversa per sei/undicesimi. Nicola, fatta eccezione per Rosina, ha buttato nella mischia tutti i giocatori arrivati nelle ultime settimane di calciomercato. Gente di sicuro affidamento come Porcari, Valiani, Del Grosso, Maniero (2 gol all'esordio) che si è subito integrata coi nuovi compagni. Anche i "sopravvissuti" della scorsa stagione hanno fatto benissimo. De Luca, in particolare, è stato autore di una prestazione stratosferica con due gol, un assist e tanta, tanta corsa. Ma è tutta la squadra che si è mossa all'unisono con un centrocampo, questa è la nota più lieta, in grado di compiere sia un efficace azione di filtro che di impostare la manovra. Il Bari ha saputo soffrire quando c'era da soffrire ed ha saputo attaccare quando c'era da attaccare. E si è guadagnato con merito il calore e l'affetto di un pubblico che ha dimostrato di meritare appieno i complimenti fatti in settimana dal presidente della Lega Serie B Andrea Abodi.

RECORD - La gara con gli aquilotti rappresenta lo spot migliore per una campagna abbonamenti che non si è ancora conclusa e che dopo questa vittoria potrebbe subire un'ulteriore impennata. Superare il record di undicimila tessere della scorsa stagione non è più un'utopia. Specie se Maniero e compagni dovessero mostrare la stessa grinta e lo stesso attaccamento visto ieri nella trasferta di Vicenza.



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