16/08/16 - Basha: "Finalmente Bari. Sarei potuto venire qui con Ventura"

L’appuntamento con il Bari è stato solo rimandato. Era scritto che Migjen Basha un giorno avrebbe indossato la maglia biancorossa. “Ci ha provato Ventura prima di Torino, poi l’anno scorso l’offerta del Bari è arrivata troppo tardi – ci dice – quello che conta è che ora sono qui”. Si presenta così il ventinovenne centrocampista svizzero naturalizzato albanese che da venerdì scorso è a tutti gli effetti un tesserato del Bari.

“Non mi piace fare proclami e dire che segnerò 4-5 reti – continua – l’unica promessa che posso fare è di metterci il massimo impegno. Vengo da una stagione non positiva ed ho voglia di riscattarmi e dimostrare di poter fare bene. Il campo poi dirà se ci sono riuscito. Intanto, mi sto allenando per raggiungere la condizione fisica dei miei compagni sfruttando anche questi giorni di riposo per la squadra. Devo colmare il divario e soprattutto spero di mettere minutaggio nelle gambe”.
Arriva in una piazza molto esigente come quella di Bari che ha voglia di rivedere il calcio che conta. “Sapevo di venire a giocare in un’ambiente non facile ma questo non lo trovo negativo, al contrario, mi da grandi stimoli. Non faccio paragoni con il calore di Torino, penso a lavorare per farmi trovare pronto mentalmente e fisicamente. Paura di giocare a Bari? Se uno ne avesse dovrebbe giocare con gli amici o smettere. Questi ambienti, il loro calore, il loro pubblico possono solo trascinarti. Loro ci devono trascinare e noi dobbiamo trascinarli con i risultati. Conosco tante gente che è passata da Bari e mi hanno tutti parlato molto bene della città e dei baresi. E’ una sfida personale affascinante”.
L’anno scorso dal Lucerna al Como. “Una scelta strana vero? La verità è che dopo poche settimane che stavo in Svizzera mi sono accorto che non era il calcio a cui ero abituato. Nove anni in Italia non si dimenticano. Ho avuto diverse offerte alla fine ho scelto Como perchè mi permetteva di stare vicino alla mia famiglia e a mia figlia appena nata”.
Ed ora la serie B con il Bari di Stellone. “Gli obiettivi s’immaginano ma vogliamo volare bassi. La serie B è lunga e difficile, ci sono squadre molto competitive. Noi dobbiamo pensare, prima di tutto, a cominciare bene la stagione.Stellone? Lo conosco da giocatore avendo trascorso un anno insieme al Frosinone. Come allenatore lo sto scoprendo in questi giorni. Lo trovo molto preparato e attento ai particolari. Mantiene sempre il buon umore, ha sempre la battuta pronta. Quando però s’inizia a lavorare si fa sul serio”.


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