12/03/16 - CdS - L'analisi di Dezi: "Il problema siamo noi. Rifarei la scelta che ho fatto. Playoff? Sì, ma al terzo posto."

"Giro per la strada e la gente comune si avvicina per farci coraggio. Poi vado al campo e li sento ancora più vicini. Certo che sono in tanti a essere rimasti delusi per l'altalenante cammino della squadra". Jacopo Dezi si racconta al Corriere dello Sport, lo fa con l'aria di chi sa di essere arrivato in Puglia in un momento delicato. Alla domanda sugli applausi che solo a lui e a pochi altri i tifosi del Bari hanno concesso nelle ore della contestazione risponde "è chiaro che anche un minimo di solidarietà riscalda il cuore", e sulla gara con l'Entella dice "sicuramente non è stata la nostra migliore partita".

Perché il Bari è ricaduto dopo il convincente successo con la Ternana? Dezi risponde: "Quando facciamo quello che ci dice il mister siamo una delle squadre più forti. Il problema siamo noi. Non dobbiamo guardare gli avversari".

Sui compagni di squadra... "Sansone è senza dubbio un giocatore di talento che va servito in un certo modo per trovare gli spazi lungo i quali lanciarsi. Maniero? E' un attaccante molto esperto che conosce bene la categoria. Micai è un ragazzo sereno che si allena sempre al massimo, come tutti. Per noi è una sicurezza. Ha anche una discreta personalità".

E poi c'è il suo, di momento. Nessuno spazio per le ritrattazioni. "Sono contentissimo di stare qui e rifarei la scelta che ho fatto. Piazze come quelle di Bari in Serie B ce ne sono poche. Sto facendo bene ma continuo a lavorare per dare ancora di più".

Gli obiettivi sono mutati ma qualcosa di succulento resta comunque alla portata. Dezi, dalle colonne del Corriere dello Sport, guarda in alto: "Playoff ad un passo? Anche il terzo posto. Siamo tutte lì nel giro di cinque punti. Basta una vittoria per ribaltare tutto. Sarà una lotta sino alla fine. Ma noi siamo il Bari, non ce lo dimentichiamo. Dobbiamo arrivare più in alto possibile. Poi toccherà pure a noi avere un po' di fortuna".

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