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 10/01/16 - Camplone vuole la A diretta ma il distacco dalla vetta è notevole. Al varo un Bari a trazione anteriore

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leveria




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MessaggioTitolo: 10/01/16 - Camplone vuole la A diretta ma il distacco dalla vetta è notevole. Al varo un Bari a trazione anteriore   10/01/16 - Camplone vuole la A diretta ma il distacco dalla vetta è notevole. Al varo un Bari a trazione anteriore EmptyDom Gen 10, 2016 3:17 pm

10/01/16 - Camplone vuole la A diretta ma il distacco dalla vetta è notevole. Al varo un Bari a trazione anteriore 5b0edf10


"Il primo obiettivo di questa squadra è ottenere la promozione in serie A senza passare dai play-off che sono partite secche in cui vi sono tanti fattori che non sono gestibili". Un messaggio chiaro, semplice, rivolto non solo alla piazza ma anche alla squadra. Un messaggio che non dà adito ad ulteriori interpretazioni. Le parole di Andrea Camplone nella sua prima conferenza stampa al San Nicola sono pesanti come macigni. Il tecnico abruzzese crede ancora nella possibilità di poter recuperare i dieci punti di distacco che separano i biancorossi dal Crotone secondo in classifica (undici considerando lo scontro diretto, favorevole ai calabresi).

IMPRESA - Premessa: l'obiettivo da raggiungere era e resta molto difficile. C'è un nuovo tecnico che ha poco tempo per lavorare su una rosa in via di trasformazione (vi saranno come minimo un paio di operazioni in entrata ed altrettante in uscita), ci sono avversari agguerriti che proveranno come i biancorossi ad approfittare delle opportunità concesse nel mercato di riparazione. E come già detto in precedenza ci sono dieci/undici punti da recuperare in ventuno partite. E l'unico modo per recuperare è vincere il maggior numero di gare possibili, a prescindere se si tratti di scontri diretti o meno. I pareggi serviranno a poco. Ne consegue che il Bari in questo girone di ritorno dovrà mantenere una media punti altissima. Non sono ammessi errori, ne cali di concentrazione ne la tifoseria sarà disposta a far passare in cavalleria un ruolino di marcia come quello dello scorso dicembre (6 punti in 6 gare) che è costato la panchina a Davide Nicola.

ALL'ATTACCO - La via più semplice, ma non sempre la più facile, per vincere è attaccare, mettere alle corde l'avversario creando il maggior numero possibile di occasioni da gol. L'anno nuovo porta in dote un nuovo progetto: il varo di una squadra a trazione anteriore. Un Bari che sarà costretto anche a forzare la giocata (del resto gli interpreti di valore non gli mancano) per sbloccare il risultato. O magari sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti come già mostrato in diverse occasioni da Francesco Valiani (il migliore fino ad oggi per costanza e continuità di rendimento). Non è un caso che Camplone abbia richiesto almeno un'altra mezzala (probabile che ne arrivino due: Minala e Dezi, ndr) da affiancare al 35enne toscano, al recuperato Defendi e al giovane Di Noia. Il 4-3-3 in cantiere presenta dunque affinità con quello proposto, con proficui risultati, da Vincenzo Torrente nel biennio 2011-13 e nella meravigliosa stagione fallimentare da Roberto Alberti e Nunzio Zavettieri. Ne è un'altra dimostrazione lo spostamento di Romizi nel suo ruolo naturale di play basso davanti alla difesa. Previsti cambiamenti anche in attacco dove Sansone, dopo un girone d'andata al di sotto delle aspettative, potrebbe trovare maggior spazio pur dovendo fare i conti con una concorrenza agguerritissima. La partita con lo Spezia di venerdì prossimo permetterà di farsi un'idea più accurata riguardo gli intendimenti (a breve termine) dell'allenatore. E capire se questo Bari possegga veramente voglia, forza e capacità per poter uscire dalle sabbie mobili in cui si è cacciato con le sue stesse mani.

PRECEDENTI - Se c'è una cosa che si può desumere dalla storia del campionato cadetto è che nulla è certo. Negli ultimi anni abbiamo assistito a cadute fragorose, crolli improvvisi e, a Bari lo sanno bene, rimonte impensabili. La spettacolare cavalcata del 2013-14 è ancora viva negli occhi dei tifosi biancorossi e non ha bisogno di essere ricordata. Ci provò la Sampdoria nella stagione 2011-12. A fine girone d'andata la squadra di Iachini (subentrato in corso d'opera ad Atzori, ndr), undicesima a quota 26 punti, scontava un divario dalle prime due (Torino e Verona) di 16 e 15 punti. Nonostante un girone di ritorno ad altissimi livelli (41 punti) il distacco dalla vetta rimase inalterato e i blucerchiati, giunti sesti, raggiunsero la serie A ai play-off. Non riuscì lo stesso al Novara l'anno successivo. Gli uomini di Aglietti (subentrato a Gattuso che a sua volta aveva rilevato Tesser) a fine girone d'andata erano addirittura in zona play-out, a causa anche di cinque punti di penalizzazione (poi ridotti a tre). Una prima parte del 2013 disputata a un ritmo forsennato (44 punti) permise loro di piazzarsi al quinto posto. La corsa del Novara si fermò in semifinale play-off contro l'Empoli di Sarri, altra formazione che dopo una partenza lenta (appena 7 punti nelle prime 10 gare) recuperò posizioni su posizioni nella seconda parte del torneo (43 punti). La finale fu un derby tutto toscano tra l'Empoli e il Livorno di Nicola con i labronici a uscirne vincitori. La stagione più ricca di sorprese last minute è stata sicuramente la 2013-14, la prima coi play-off a otto squadre. Non solo il Bari ma anche il Modena di Novellino riuscì ad inserirsi nella lotta tra le prime forte di un ruolino di marcia di 42 punti in ventuno gare e approfittando del calo in contemporanea di Avellino, Pescara e Lanciano. Al pari dei biancorossi i canarini dovettero dire addio ai loro sogni di gloria in semifinale.

DELUSIONI - E arriviamo adesso all'ultimo campionato di serie B, il primo dell'era Paparesta. Un campionato anomalo sotto diversi aspetti con alcune tra le favorite per la vittoria finale che hanno avuto difficoltà a mantenere una certa continuità di risultati. Deludente, per tutto l'arco della stagione, il cammino di Catania, Livorno e Bari. A sorprendere tutti sono state la matricola Carpi e il neopromosso Frosinone capaci di piazzarsi ai primi due posti mantenendo, assieme al Bologna, un andamento regolare in entrambi i gironi. Bene allo sprint anche il ripescato Vicenza (41 punti) e il Perugia di Camplone (37 punti). L'attuale tecnico del Bari uscì sconfitto ai play-off nello scontro diretto con il Pescara. Gli abruzzesi ribaltarono lo svantaggio iniziale con un micidiale uno-due, favoriti da una papera del portiere perugino Koprivec. Una sconfitta bruciante che ha un peso non indifferente nelle dichiarazioni rilasciate dal tecnico in conferenza stampa. I play-off sono una roulette russa dove tutto quello che è stato fatto in precedenza conta relativamente. Non si sa mai cosa può succedere a fine stagione, quando la stanchezza e il caldo si fanno sentire, in 180 minuti. Questo è un altro messaggio che Camplone ha trasmesso e trasmetterà nelle prossime settimane ai suoi giocatori. Sperando che venga recepito a dovere...

Fonte:http://m.tuttobari.com/in-primo-piano/camplone-vuole-la-a-diretta-ma-il-distacco-dalla-vetta-e-notevole-al-varo-un-bari-a-trazione-anteriore-50993
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