Mignani: "DeLa molto contento. Classifica? Non la guardo. Non è tempo di bilanci"

Terza partita in sette giorni per il Bari, impegnato domani pomeriggio ad Ascoli. Un avversario, come affermato quest'oggi da Michele Mignani, molto temibile: “Sarà un’altra partita all'interno del nostro percorso. All’andata arrivò la nostra prima sconfitta, una gara dove non facemmo benissimo ma neanche demeritato tanto. Adesso riaffrontiamo una squadra che per questa categoria è adatta. Da quando hanno cambiato guida tecnica sono in una serie utile di risultati, senza prendere neanche gol. Sono in fiducia e giocano in casa, ci aspetteranno con la voglia di farci male. Vincere per mettere pressione al Genoa? No, nessuna pressione”.

Le scelte di formazione: “Stanno tutti bene se si esclude Folorunsho e Ceter. Nella nostra squadra non esistono panchinari. Tutti meriterebbero di giocare. La forza di un gruppo è questa. Bellomo e Ricci sono l’emblema di quello che un allenatore vorrebbe. Nonostante non giocassero da tanto tempo, mercoledì si sono presentati in campo brillanti e con una strepitosa condizione fisica, oltre che un atteggiamento mentale forte”.

Una battuta anche su Esposito, che viene da due gare consecutive senza scendere in campo: “Sta bene, come tutti. Io faccio delle scelte in base alla partita che mi immagino possa esserci. Le ultime due sfide lo hanno visto un po’ penalizzato, ma credo di aver dimostrato di non avere preclusioni verso nessuno. Penso sempre per il bene del Bari e come tutti gli allenatori a volte azzecco le scelte a volte le sbaglio. Sebastiano può dare ancora tanto da qui alla fine della stagione”.

Con la salvezza ormai acquisita, quale l'obiettivo del Bari? “L’altra volta parlando con la squadra dicevo loro che non esiste dopodomani senza domani. Noi abbiamo domani in testa, inutile pensare a quello che succederà tra due settimane, un mese o alla 38^ giornata. Domani c’è l’Ascoli e dobbiamo andare a fare punti lì. Non vedo che cos’altro dovrei dire ai miei ragazzi”, il dribbling di Mignani.

La classifica, del resto, ancora il tecnico biancorosso non la guarda: “Ora ha poco senso guardarla. Il campionato finisce l’ultima giornata. Dobbiamo avere ancora tanta fame e tanta voglia di fare più punti possibili. Dobbiamo andare ad Ascoli pensando che sarà una partita durissima. Oggi non è tempo di bilanci. Ad inizio anno era difficile capire quale sarebbe stata la nostra sistemazione all’interno del campionato. Dopo 27 giornate la nostra squadra ha dimostrato di avere dei valori”.

Mignani racconta dei dialoghi col presidente De Laurentiis: “Sento sempre il presidente prima e dopo la partita. Ha fatto i complimenti a me e alla squadra, è molto contento. Quando non può essere allo stadio segue la partita dalla televisione, perché sappiamo tutti che ha molti impegni. Questo momento è gratificante per tutti, non solo per noi che viviamo all’interno del Bari. Dobbiamo tenercelo stretto, viverlo nella maniera giusta e cercare di portarlo avanti il più a lungo possibile”.

Chiosa finale sul confronto con il girone d'andata: “Vedo che affrontiamo le squadre con uno spirito differente, con la consapevolezza di aver fatto 27 giornate dove ce la siamo giocata con tutti. Siamo cresciuti un po’ in tutto. Se tu hai valori, più affronti avversari forti più cresci. Anche io mi sento accresciuto, partita dopo partita. L’anno scorso ho affrontato Zeman, quest’anno allenatori del calibro di Ranieri. Gente che ha scritto pagine di storia del calcio”.

Nel corso della conferenza stampa pre-Ascoli, mister Mignani ha rendicontato sulle condizioni fisiche di Folorunsho, annunciandone una nuova indisponibilità: “Michael ha semplicemente un’infiammazione a un ginocchio, che va gestita nella maniera migliore. Giocarci sopra potrebbe comportare perderlo per altro tempo e non farlo guarire completamente. Stiamo cercando di fare in modo che non perda completamente la condizione. Sta facendo terapie per ritornare il prima possibile, lo stiamo curando. Le infiammazioni non durano tutta la vita”.


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