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 Brescia, Gastaldello: "Situazione difficile, ma da affrontare a testa alta. Non dobbiamo lasciare campo al Bari"

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MessaggioTitolo: Brescia, Gastaldello: "Situazione difficile, ma da affrontare a testa alta. Non dobbiamo lasciare campo al Bari"    Brescia, Gastaldello: "Situazione difficile, ma da affrontare a testa alta. Non dobbiamo lasciare campo al Bari"  EmptyVen Feb 24, 2023 2:18 pm

Brescia, Gastaldello: "Situazione difficile, ma da affrontare a testa alta. Non dobbiamo lasciare campo al Bari"  40.0.1898564209-kWMG-U34001287127483rcF-656x492@Corriere-Web-Brescia


Conferenza stampa della vigilia di Brescia-Bari, che per Daniele Gastaldello coincide anche con le prime parole da capo allenatore delle Rondinelle.

Come inizi la tua prima avventura dopo essere stato esonerato, da vice, insieme a Clotet? Non è una situazione paradossale?

“Volevo prima di tutto ringraziare Pep con il quale ho ancora un bellissimo rapporto, mi ha insegnato tanto. Con lui ero parte integrante del progetto tecnico, ma le decisioni finali erano solo sue. Anche due anni fa mi insegnò tanto. Per me questa è una grandissima opportunità. E’ la mia prima volta da capo allenatore, ma conosco bene questi ragazzi, con alcuni ho anche giocato oltre ad averli allenati. Se sono tornato l’ho fatto per riconoscenza verso la società e la piazza che mi ha dato tanto. Voglio aiutare questi ragazzi, non ho esperienza da capo allenatore, ma ho dentro un grande fuoco. Non occorre solo giocare bene a calcio, ma mettere tutto nei novanta minuti”.

Non hai paura che loro vedano in te il precedente di un trend negativo?

“Ho paura solo di morire. Guardo quello che mi trasmettono i ragazzi e cosa hanno fatto questa settimana. Sono i ragazzi con cui abbiamo fatto cinque vittorie in sei partite a inizio campionato”.

La piazza non ha accolto bene la tua nomina, è stato anche esposto uno striscione pesante contro di te…

“Il calcio è questo, ti dà e ti toglie. Sappiamo benissimo che clima c’è attorno a noi. Tutto però può cambiare da un momento all’altro. Due anni fa quando c’eravamo io e Clotet il clima non era tanto diverso, ma poi le cose sono cambiate in poco tempo. Sono sereno e convinto di quello che possiamo fare. Non ho la bacchetta magica, ma il mio impegno non mancherà mai, come quando giocavo”.

Di te e Cellino abbiamo ancora in mente un episodio certo non edificante a proposito di due anni fa: Brescia-Cremonese, Clotet espulso, tu che prendi le redini della squadra e il presidente che si mette dietro la tua panchina a darti indicazioni…

“Non mi piace parlare del passato. Ora dobbiamo pensare a uscire da questa situazione”.

Questa nomina arriva nel momento giusto per te? Dal punto di vista tattico pensi si possa giocare solo 4-3-2-1? Valutate anche il mercato degli svincolati?

“Per me era più facile restare a casa. Come prima esperienza da allenatore non è assolutamente facile cominciare così. Sono qui per senso di appartenenza e affetto verso questi ragazzi. Abbandonare una situazione difficile mi sembrava di essere da vigliacchi. Non dico che sono il salvatore della patria, ma non sono uno che scappa. L’ho fatto da calciatore e lo farò da allenatore. Non ho paura e timore, siamo in una situazione difficile, per rialzarci ci vogliono uomini, coraggio e spirito di sacrificio. Siamo frenati dalla paura, ho chiesto ai ragazzi di giocare a testa alta, per essere capaci di reagire in ogni momento. Dal punto di vista tattico dipende anche dalla partita che affronteremo, a me piace mettere i giocatori in campo in base alle loro caratteristiche. Svincolati? Non è una domanda a cui posso rispondere io, tocca alla società”.

Con Cellino che tipo di confronto avete? Con Clotet vi sentite ancora?

“E’ stato molto presente questa settimana. Non mi ha detto nulla di particolare, se mi ha chiamato è perche si fida di me. Con Clotet ci sentiamo ancora, siamo amici”.

Nei ragazzi c’è un desiderio di rivincita per il 6-2 dell’andata con il Bari?

“Fu pesante, ma dobbiamo vincere per la classifica e non per prenderci una rivincita2.

Come sta Cistana? Quanto sarebbe importante averlo contro un attacco forte come quello del Bari?

“Cistana è recuperato, sta bene, si è allenato tutta settimana. Sappiamo le caratteristiche del Bari, che ha attaccanti veloci, ai quali non bisogna dare campo”.

Il Brescia ha ottenuto una vittoria nelle ultime diciannove partite, perchè si è arrivati a questo punto e cosa accadde dopo il 6-2 dell’andata?

“Non posso dirvi cosa accade. Vi dico solo che il venerdì, dopo la rifinitura e prima della partenza, ci radunammo dicendo tutti che la squadra stava benissimo. Il giorno dopo perdemmo 6-2… Il calcio è fatto anche di questi episodi. Abbiamo perso fiducia con il passare delle giornate, i vari cambi di allenatore non hanno aiutato”.

Pensi ci sia bisogno di un nuovo cambio tra i pali? Non credi che giocatori come Olzer e Niemeijer siano stati poco utilizzati finora?

“Olzer ha fatto 4-5 partite da titolare e altre entrando, ha avuto le sue possibilità. Sui portieri dicono che sono affidabili entrambi, li vedo tranquilli e concentrati, domani farò la mia scelta. Niemeijer ? Un allenatore fa le scelte in base a quello che vede. Così farò anche io”.

Conosci bene Mario Bortolazzi, il tuo vice allenatore?

“Lo conobbi a Bologna quando era il vice di Donadoni. Quando ho saputo che era a casa l’ho chiamato subito, ho fatto un buon pressing da ex difensore centrale. E’ importante dal punto di vista umano. E’ una persona fantastica. Non avendo mai fatto l’allenatore avevo bisogno di una persona così al mio fianco”.

La squadra ha l’ansia di vincere, ma i campionati non si aggiustano anche con i pareggi?

“L’obiettivo è vincere, il pari è comunque un risultato positivo. Quando pareggiavamo, ci chiedevate le vittorie (semmai le chiedeva Cellino visto che continua a lamentarsi, ndr). Per mentalità io voglio trasmettere sempre il provare a vincere”.

Dobbiamo aspettarci un Brescia con meno palleggio e più praticità?

“Mi è stato chiesto di fare punti e salvarci. Il mio calcio è fatto di organizzazione, mettendo i giocatori nel loro ruolo. Ci sono momenti della partita in cui serve il palleggio e altri in cui occorre invece verticalizzare”.

Sono tutti disponibili?

“Si, tranne Galazzi che ha un problemino e preferiamo non rischiarlo”.


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