02/09/15 - Boateng: "Obiettivo serie A" / Intervista esclusiva a Kingsley Boateng, dall’oratorio all’Azzurro…

Kingsley Boateng, attaccante del Bari e della Nazionale Under-21, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di "Vivo Azzurro" parlando della sua passata esperienza con Milan, Catania e Nac Breda, nonché della possibilità di vestire la maglia azzurra: «L'Under-21 stata un'emozione grandissima. Esordire con la maglia del paese che mi ha accolto e mi ha cresciuto è stato meraviglioso. Di Biagio crede nelle mie potenzialità, quindi quando vado in campo cerco di seguire i suoi consigli e di ripagare la sua fiducia».

LE DICHIARAZIONI - Boateng spiega i motivi che lo hanno allontanato dal Milan: «Lasciare il Milan non mi è dispiaciuto perché è stata una scelta di formazione per la mia carriera. Alla fine è sempre meglio entrare nel Milan dalla porta principale, io ero giovane e dovevo ancora fare esperienza.  Bari? Questa è una stagione fondamentale. La società ha fatto grandi sforzi sul mercato, acquistando giocatori importanti come Rosina, Maniero e Sansone. Sicuramente vogliamo dire la nostra per tentare di raggiungere la Serie A»·




calcionews24.com

La stagione della Nazionale Under 21 entra nel vivo: martedì 8 settembre gli Azzurrini inizieranno il loro cammino di qualificazione agli Europei del 2017 con il match casalingo contro la Slovenia, in programma alle ore 17 presso lo stadio “Mapei – Città del Tricolore” di Reggio Emilia.

Dopo il debutto in amichevole con l’Ungheria, Kingsley Boateng si è guadagnato la conferma in rosa da parte di mister Di Biagio. Il talento in forza al Bari ha parlato in esclusiva a Vivo Azzurro.

Come nasce la tua passione calcistica?
Ho iniziato a giocare a calcio all’oratorio Don Bosco di Pordenone con i miei amici. Da gioco e passione, grazie a Dio, piano piano il calcio sta diventando lavoro.

Calciatore sì, ma anche studente di scienze politiche
Cerco di studiare nel tempo libero, per non sprecarlo. Sono iscritto all’Università e quando riesco do qualche esame. Se si vuole si riesce a conciliare il calcio con gli studi, perché c’è sempre tempo libero dopo gli allenamenti.

A parte lo studio, cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace giocare alla Playstation come tutti gli altri ragazzi, ascoltare musica, ma soprattutto amo guardare il basket. Mi piace in particolare l’NBA, ma non mi perderò di sicuro l’Italia ai prossimi Campionati Europei di pallacanestro.

Tornando al calcio, hai avuto un tuo modello di riferimento?
Da piccolo guardavo a Ronaldo, non Cristiano ma il Fenomeno. Mi piaceva tantissimo come giocatore. Poi, essendo cresciuto nel Milan, Kakà: palla al piede era formidabile.

A proposito di Milan, ti è dispiaciuto lasciare i Rossoneri?
No, è stata una scelta di formazione per la mia carriera. Alla fine è sempre meglio entrare nel Milan dalla porta principale, io ero giovane e dovevo ancora fare esperienza.

A 19 anni hai esordito in Serie A con la maglia del Catania. Ti ricordi cosa hai provato quel giorno?
È stato veramente emozionante. Eravamo sullo 0-0 contro il Parma, quando ad un certo punto sento: “Scaldati Boateng!”. Da lì emozioni fortissime fino all’entrata in partita, che ho potuto poi sfogare in campo.

Da Catania all’Olanda con il NAC Breda
Mi sono trovato bene, un’esperienza tutto sommato positiva. Il popolo olandese è cordiale e con la lingua non ho avuto problemi perché comunicavamo in inglese.

Adesso giochi in Serie B con il Bari. Quali sono le aspettative?
Questa è una stagione fondamentale. La società ha fatto grandi sforzi sul mercato, acquistando giocatori importanti come Rosina, Maniero e Sansone. Sicuramente vogliamo dire la nostra per tentare di raggiungere la Serie A.

Il mese scorso hai esordito con la maglia dell’Under 21
È stata un’emozione grandissima. Esordire con la maglia del paese che mi ha accolto e mi ha cresciuto è stato meraviglioso. Io all’Italia devo tutto e quindi devo ripagare in campo la fiducia che mi ha dato questo paese ed il mister.

Come è stata la prima impressione con mister Di Biagio?
Il mister crede nelle mie potenzialità, quindi quando vado in campo cerco di seguire i suoi consigli e di ripagare la sua fiducia.

Dopo l’amichevole con l’Ungheria adesso è arrivato il momento di fare sul serio con la gara di qualificazione agli Europei contro la Slovenia
Noi ci sentiamo pronti, essendo l’Italia non dobbiamo temere nessuno. Gli altri sicuramente saranno un po’ più avanti nella preparazione, però questa non deve essere una scusante. Dobbiamo andare in campo e cercare di ottenere subito tre punti fondamentali per il cammino europeo.

Vuoi lanciare un messaggio ai Tifosi azzurri, in vista proprio di questa sfida dell’8 settembre a Reggio Emilia con la Slovenia?
Vorrei che venisse tanta gente a supportarci e noi risponderemo a dovere in campo. Vi aspettiamo in tanti!