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 20/11/15 - SB24 – Parla Vito Coppola (MondoPallone.it): “Cagliari e Cesena favorite per la promozione, Brescia e Crotone belle sorprese. Serie B vetrina di tanti talenti…”

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MessaggioTitolo: 20/11/15 - SB24 – Parla Vito Coppola (MondoPallone.it): “Cagliari e Cesena favorite per la promozione, Brescia e Crotone belle sorprese. Serie B vetrina di tanti talenti…”   20/11/15 - SB24 – Parla Vito Coppola (MondoPallone.it): “Cagliari e Cesena favorite per la promozione, Brescia e Crotone belle sorprese. Serie B vetrina di tanti talenti…” EmptyVen Nov 20, 2015 2:19 pm

20/11/15 - SB24 – Parla Vito Coppola (MondoPallone.it): “Cagliari e Cesena favorite per la promozione, Brescia e Crotone belle sorprese. Serie B vetrina di tanti talenti…” Sb24-banner


La redazione di SerieB24.com ha contattato il giornalista Vito Coppola, caporedattore del portale sportivo MondoPallone.it ed ex conduttore e redattore di Sportitalia, per fare il punto sulla Serie B. Tanti i temi trattati: dalla lotta salvezza a quella promozione, passando per un’analisi dei migliori talenti del campionato cadetto.

Il Cagliari tenta l’allungo, ma Bari e Crotone tengono il passo. Il Cesena, invece, viene da due sconfitte di fila. Chi vedi favorito per la promozione diretta?

“Il Cagliari sicuramente ha l’ossatura e il DNA per fare un campionato a sé ma si sa che la serie cadetta può essere una gran trappola. Non dimentichiamo che negli anni ‘90 parecchie squadre blasonate non sono riuscite a fare il salto immediato, dopo la retrocessione: è già capitato a Genoa, Torino, Sampdoria e Napoli. Ma in quei casi le stagioni erano già partite compromesse con risultati da centro classifica. Nonostante abbiano cambiato molto i sardi hanno lavorato molto bene per costruire un progetto vincente; solo il Cagliari stesso, a questo punto, può essere un limite alla vittoria del campionato, che è ancora lungo ed è pieno zeppo di ostacoli nascosti. Se gli uomini di Rastelli continueranno così sarà difficile togliergli il comando (e tra l’altro hanno cominciato anche a segnare e vincere in trasferta). Le realtà in grado di ambire a un posto diretto in Serie A sono diverse e per tante ragioni: il Livorno di Panucci e il Bari di Nicola sono molto ben attrezzate ma a entrambe sembra mancare qualcosa. Se per i pugliesi c’è un lento ed evidente miglioramento (e la vittoria di Cesena ne è un esempio lampante), per gli amaranto sembra esserci un percorso inverso caratterizzato da una fase calante. Poi ci metto proprio il Cesena di Drago, una bellissima realtà calcistica; i romagnoli non devono assolutamente mollare la presa perché non avrebbero meritato né la sconfitta di Latina né quella casalinga con il Bari. Per questa ragione, se dovessi fare un pronostico adesso, sbilanciandomi direi Cagliari e Cesena”.

La squadra di Juric è indubbiamente la sorpresa più bella del campionato. Può ripercorrere le orme di Carpi e Frosinone?

“Difficile dirlo e anche difficile che il sogno si realizzi (almeno con la promozione diretta). L’anno scorso c’è stata una strana congiuntura per cui le squadre meglio attrezzate hanno avuto grossi problemi d’identità e scarsi risultati con il binomio parco giocatori/guida tecnica. Il Bologna e il Pescara sono i due esempi più lampanti e il fatto che si siano contesi l’ultimo posto disponibile al salto di categoria la dice tutta. Difficile, ripeto, che quest’anno succeda di nuovo perché le squadre favorite sono lì con dei bei progetti alle spalle e i risultati comunque stanno arrivando. Il Crotone, per accedere a uno dei primi due posti, deve sperare che Cagliari, Cesena e Bari (almeno) facciano peggio e, al momento, non la vedo fattibile. Sta di fatto che Juric sta guidando un gruppo compatto e pieno di talenti, con un gioco arioso e propositivo. Spero di sbagliarmi, anche perché sono anni che i pitagorici offrono un bel gioco, l’anno scorso hanno avuto molta sfortuna e l’anno prima sono arrivati ai play-off”.

Quale compagine, invece, pensi che abbia deluso le aspettative?

“Peccato per lo Spezia, altra bellissima realtà. I liguri erano partiti bene per poi calare vistosamente nell’ultimo mese. I giocatori ci sono e l’allenatore Bjelica è tra i migliori in circolazione. A inizio stagione pensavo addirittura che se la potessero giocare per la promozione diretta. Ora diventa difficile ma il tempo per rialzarsi c’è. Mi sta deludendo il Livorno, nei primi turni ha dimostrato di avere un ottimo centrocampo, con giocatori di esperienza e adatti alla categoria, poi la crisi e il calo. Gli amaranto sono dotati di ottimi giocatori, sia in fase difensiva che in quella realizzativa, eppure c’è qualcosa che non va. I dissapori tra Spinelli e Panucci non aiutano, anche se non nascondo che il Livorno di Gautieri era tra le squadre che più mi piacevano l’anno scorso: che il problema sia l’allenatore? Nella lista attuale inserirei anche la Salernitana che, a mio modo di vedere, dovrebbe perdere meno punti in casa; Il Perugia ma solo per la fase offensiva e l’Ascoli che credevo facesse meglio del terzultimo posto”.

La corsa ai play-off è più accesa che mai, sono in ascesa Avellino, Brescia e Novara. Chi la spunterà alla fine?

“La classifica molto corta è indice di equilibrio che lentamente, però, sarà spezzato. Se teniamo conto di Cagliari, Cesena, Bari, Crotone e Livorno nei primi 5 posti (si va sempre ipotizzando, sia chiaro) ne rimarrebbero 3 ancora per completare il quadro. Il Pescara ci entra di diritto, sia per il parco giocatori che per il gioco espresso. Al momento il Brescia è (insieme al Crotone) la più bella sorpresa del campionato e la inserisco. Bisognerà vedere cosa sarà in grado di fare lo Spezia, a questo punto vera mina vagante: squadra in grado di arrivare alla promozione diretta così come di restare esclusa dai play-off (discorso che potrebbe anche includere il Livorno se le cose non cambiano). L’Avellino sarà lì alla finestra per contendere un posto alle squadre di cui sopra. Un gradino sotto metto Novara e Vicenza”.

È bagarre nella zona bassa della classifica, la classifica è cortissima e in un paio di giornate può essere stravolta. Quali sono le squadre che dovranno lottare per non retrocedere?

“Bella domanda. È molto difficile pronosticare la lotta per non retrocedere. Qui non vale solo il discorso del valore della rosa, ma quello di un insieme di fattori negativi che caratterizzerebbero una stagione fallimentare. Dico solo che la vedo difficile per Como, Pro Vercelli e Modena. Per il resto dipenderà da tante variabili: Lanciano e Ascoli dovranno cambiare velocemente rotta, Salernitana e Perugia devono trasformare Arechi e Renato Curi in veri e propri fortini con tanti gol all’attivo e la Ternana deve trovare la giusta continuità di risultati. Entella, Trapani e Latina potrebbero essere risucchiate nelle sabbie mobili”.

La Serie B è culla di talenti, quali ti hanno maggiormente impressionato in questa prima parte di stagione?

“Ce ne sono tanti, una Serie B qualitativamente di medio/alto livello proprio grazie a un giusto mix tra giocatori navigati ed esperti della categoria e nuovi talenti con un futuro più che roseo davanti. Ci sarebbe una lunga lista di nomi da fare ma ti dico quelli che mi hanno impressionato finora:
Portieri: Di Gennaro e Cordaz.
Difensori: Caldara, Yao, Ferrari, Del Prete, Ceccarelli e Troest.
Centrocampisti: Kupisz, Mazzitelli, Morosini, Sensi e Di Gennaro.
Attaccanti: Gabionetta, Mokulu, Embalo, Lapadula, Furlan e Stoian.
Come vedi sono tutti giocatori “nuovi” o quasi nel lotto di quelli decisivi ma è ovvio che vanno solo aggiunti a calciatori che già si erano messi in luce in passato e che portano con sé un bel bagaglio di esperienza”.

L’inizio del calciomercato si avvicina, tra i calciatori cadetti chi pensi possa ambire al salto in Serie A già nella prossima sessione di gennaio?

“Tra i talenti credo che ci saranno più ingressi che uscite a gennaio e parlo di prestiti dalla Serie A. Invece quelli che ti ho menzionato sopra sono quasi tutti “papabili” per la massima serie nel mercato estivo. È chiaro che non mi aspetto che giochino in Serie A già l’anno prossimo ma che almeno siano importanti pedine di scambio, per poi continuare con la loro crescita. Ci sono diversi giocatori che farebbero bene anche in squadre più blasonate, vedi Melchiorri, Farias, Benali, Brezovec, Perico, Ciano o Pasquato solo per citarne alcuni, ma non credo che le squadre in cui militano se ne priveranno nel mercato invernale. Tutto dipenderà dalla classifica e dal possibile raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

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