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 I galletti di Marino. 4-3-3 o 3-4-3? Ecco come potrebbe giocare il Bari

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MessaggioTitolo: I galletti di Marino. 4-3-3 o 3-4-3? Ecco come potrebbe giocare il Bari   I galletti di Marino. 4-3-3 o 3-4-3? Ecco come potrebbe giocare il Bari EmptyGio Ott 12, 2023 9:45 am


Nella conferenza stampa di presentazione, Pasquale Marino, nuovo tecnico dei pugliesi dopo l’esonero di Michele Mignani, si è detto intenzionato a riportare a Bari un atteggiamento più divertente e meno difensivista. Tra i sistemi di gioco che il mister siciliano ha dichiarato di prediligere, salvo particolari situazioni come quella citata da lui stesso durante l’esperienza a Frosinone nella quale si è visto obbligato a schierare la propria formazione con la coppia d’attacco, ci sono il 4-3-3 e il 3-4-3.

Il primo, forse il più usato dal nuovo tecnico biancorosso, confermerebbe per grandi linee l’assetto tattico disposto nelle prime uscite stagionali, riproponendo Brenno in porta e la solita retroguardia composta da Dorval, Vicari, Di Cesare e Frabotta (per quest'ultimo è arrivata una tiratina d'orecchie dallo stesso Polito, sarà propedeutica al riscatto?). La mediana che l’allenatore classe ’62 erediterebbe da Mignani rimarrebbe, con questo scacchiere tattico, praticamente invariata: Maiello continuerebbe a rivestire il ruolo di play davanti alla difesa, con Koutsoupias e Acampora ad agire al suo fianco. Sulle fasce d’attacco potrebbe tornare in auge il nome di Gregorio Morachioli, che per caratteristiche – come sottolineato da Ciro Polito – ama giocare largo sulla sinistra e potrebbe adattarsi alla perfezione al gioco di Marino. Sibilli, data la predisposizione ad agire in zone più defilato del campo, potrebbe partire nelle gerarchie particolarmente avanti. Anche se in rosa ci sarà da valorizzare assolutamente pure Aramu, fiore all'occhiello dell'ultima campagna acquisti. Da tenere d’occhio è anche la situazione di Achik, il quale, in un tridente più largo, potrebbe rendersi ancora più pericoloso potendo contare su una maggiore porzione di campo da aggredire con la sua velocità di movimenti. A completare il tridente – allo stato attuale – il titolare come centravanti sarebbe uno tra Marco Nasti e Davide Diaw.

Nel caso in cui, però, Pasquale Marino dovesse decidere di rifondare i galletti sulle basi del 3-4-3, uno dei moduli che nel corso della sua ventennale carriera ha utilizzato, quali sarebbero i benefici per la squadra e come scenderebbero in campo i suoi? Per prima cosa, la linea difensiva assumerebbe le sembianze di quella vista nel secondo tempo della partita contro la Reggiana, con Di Cesare come perno centrale – libero di compiere le sue solite incursioni aggredendo la metà campo avversaria – e Matino e Vicari accanto a lui. Scalpiterebbe dalla panchina anche Zuzek, che potrebbe avere in tal modo una dose di minutaggio decisamente maggiore. Nei tre centrali, inoltre, potrebbe rivivere una seconda giovinezza anche Pucino, ormai diventato nulla più che una riserva nella linea a quattro.

Uno schieramento come questo garantirebbe il massimo sfogo possibile agli atteggiamenti prevalentemente offensivi dei due esterni della difesa biancorossa: Frabotta, ma ancora di più Dorval – che già in più occasioni nel corso della stagione è stato reinventato da Mignani nei ruoli di esterno di centrocampo - sarebbero liberi di aggredire lo spazio con molta più continuità, mettendo in mostra le proprie spiccate doti con le quali il Bari potrebbe mettere fine alla fame di gol che sta caratterizzando l’annata in corso. A cambiare drasticamente sarebbe il centrocampo. I titolari, dato il momento di forma straripante del greco e l’intelligenza tattica del “maestro”, sarebbero attualmente Koutsoupias e Maiello. Non sarebbero però da escludere le opportunità per calciatori come Acampora e Edjouma, che potrebbe riscoprirsi in una posizione più arretrata del campo facendo valere il proprio fisico e la propria tecnica individuale, o Benali, che nel ruolo di mezz’ala non è ancora mai stato in grado di incidere e che, giocando in coppia con Maiello nella posizione che più gli è congeniale, potrebbe rappresentare un asso nella manica della formazione biancorossa.

Marino dovrà in maniera prioritaria infondere uno spirito completamente diverso nelle menti dei calciatori, che fino a questo momento sono apparsi spenti e demotivati. Per farlo sarà necessario molto lavoro. Chissà che qualche modifica nello schieramento tattico possa essere la chiave giusta per vedere in campo qualcosa di diverso sin dai primi istanti del tecnico sulla panchina biancorossa.

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