CdS - Cornacchini: "Sono contento, c'è un'idea di gioco. Non palleggiamo perché concludiamo prima. Iadaresta può giocare con Simeri"

"I ragazzi sono bravi, si applicano molto, hanno grandi qualità. I risultati stanno venendo". Giovanni Cornacchini è protagonista di un'intervista sulle pagine del Corriere dello Sport. Tecnico di un Bari assolutamente vincente, spiega: "Ma ancora c’è da lavorare, il campionato è lungo. Le distrazioni sono vietatissime. Non dobbiamo concedere nulla, a noi stessi e alla concorrenza. Sembra una banalità, invece è la realtà. Mezza promozione in tasca? Ancora no. Sinceramente è un problema che non mi pongo in questo momento. Il rilassamento è la cosa peggiore. Dobbiamo essere concreti e cercare di fare sempre risultato. Sono contento perchè stiamo facendo molto bene. C’è un’idea di gioco, un’organizzazione a cui tengo molto: sono convinto che permetta di rendere di più anche a giocatori già fortissimi".

Spiega il suo calcio... "Il lavoro paga sempre. La squadra ha preso un’idea di gioco ben precisa, non palleggiare tantissimo ma arrivare prima possibile a concludere. Iadaresta titolare? Era già una mia intenzione, ma può giocare insieme a Simeri. Brienza? Un valore aggiunto, un giocatore d’altra categoria che ha qualità enormi".

Sulla retroguardia... "Abbiamo difensori molto forti aiutati anche dai centrocampisti. E quando fai gol il merito è anche da chi parte da dietro. Come nel caso di Aloisi che domenica è arrivato da dietro servendo una palla d’oro a Floriano".

Hanno in comune la stagione vincente. In categorie diverse, Allegri e Cornacchini sbriciolano record. "Mi piace molto, è anche un amico - spiega Cornacchini sul conto del collega nell'intervista concessa al Corriere dello Sport - Ho giocato con lui due anni a Padova e a Perugia. Ci siamo rivisti l’anno scorso. Sono andato a Torino a trovarlo per seguire i suoi allenamenti. E’ un allenatore di grande personalità, bravissimo nella gestione dello spogliatoio. Imbattuti? In campionato, vero. Oltre a Bari e Juventus però non dimentichiamo la Juve Stabia di Fabio Caserta. Allegri il numero uno? Assolutamente. Abbiamo preso insieme il patentino a Coverciano. Col pallone ci ha sempre saputo fare".


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