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| Titolo: Iocolano: "Il salto in B? Non me l'aspettavo. Sogliano mi ha osservato parecchio" Mer Ago 16, 2017 4:35 pm | |
| "Se me l'aspettavo? No, assolutamente. Da diversi anni si parlava del mio approdo in Serie B, ma ogni anno saltava. Quest'anno che pensavo meno alla B, è arrivata inaspettata. Una gioia incredibile". Si è presentato così oggi in conferenza Iocolano, neoacquisto biancorosso. Assolutamente carico, a maggior ragione di fronte ad un'occasione così. E' lui stesso a rimarcare più volte il concetto di imperdibilità del treno giunto dalla Puglia. A maggior ragione dopo una lunga gavetta che ha ritardato il suo approdo in B: "Secondo me è stato più un fattore di situazioni - spiega - Quando ero a Bassano si chiedevano tanti soldi per il cartellino e la cosa è andata a scemare. Ad Alessandria il presidente mi ha acquistato in un percorso che doveva tramutarsi in B. Purtroppo non è successo".
Sul ruolo e come si è configurato l'aggancio del Bari: "Mi piace stare tra le linee, sono più offensivo che difensivo. Il direttore Sogliano mi ha osservato parecchio, gli ero piaciuto per il modo di interpretare le partite. La concorrenza? Ci sono un sacco di giocatori che non ve li devo raccontare io. E allo stesso tempo ci sono giocatori giovani ma con esperienza. Posso imparare da tutti".
Quasi devastante (in positivo) l'impatto con Bari... "Sfortunatamente non avevo mai visto una partita dal vivo in questo stadio. Quando sono arrivato da fuori, la prima volta qualche giorno fa, quasi non ci credevo. Figuriamoci poi quando sono entrato dentro. Il mister? Mi ha fatto una grande impressione nonostante sia molto giovane, ha un carisma importante".
Spazio anche per qualche curiosità nel corso della presentazione di Iocolano: "Ho scelto per la Coppa il numero 54 ma solo per la Coppa Italia, anno di nascita di mio papà. In campionato ancora non ho scelto, penso ci saranno ancora delle variazioni. I miei capelli? Naturali. Mi rappresentano, non li taglio perché non ce la faccio. Ho deciso un giorno di lasciarli crescere e non li ho più tagliati. Il paragone con Marcelo? E' dai tempi di Bassano che chi mi chiamano così, a volte anche Valderrama e Puyol".
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